Ağıt

Göz gamın ne olduğunu bilseydi,

gökyüzü bu ayrılığı çekseydi,

padişah bu acıyı duysaydı;

göz gece demez gündüz demez ağlardı,

gökler yıldızlara, güneşle, ayla

gece demez gündüz demez ağlardı.

padişah bakardı ününe,

tacına, tahtına, tolgasına, kemerine,

gece demez gündüz demez ağlardı.

Gül bahçesi güzün geleceğini duysaydı,

uçan kuş avlanacağını bilseydi,

gerdek gecesi bu özlemi görseydi;

gül bahçesi hem güle hem dala ağlardı,

uçan kuş uçmaktan vazgeçer ağlardı,

gerdek gecesi öpüşmeye, sarılmaya ağlardı.


Zaloğlu bu zülmü görseydi,

ecel bu çığlığı duysaydı,

cellâdın yüreği olsaydı;

Zaloğlu savaşa, yiğitliğe ağlardı,

ecel bakardı kendine ağlardı,

cellât, yüreği taş olsa, ağlardı.

Kumru, başına geleceği duysaydı,

tabut, içine gireni bilseydi,

hayvanlarda bir parça akıl olsaydı;

kumru selviden ayrılır ağlardı,

tabut omuzda giderken ağlardı

öküzler, beygirler, kediler ağlardı.

Ölüm acılarını gördü tatlı can,

koyuldu işte böyle ağlamaya.

Olanlar oldu, gitti dostum benim.

şu dünya bir altüst olsa, hülasa yeri var.

öylesine topraklar altında kalmışım.         

Mevlana Celaleddin Rumi

 

*

Canto funebre

Se l’occhio avesse saputo cos’è il dolore,

Se il cielo avesse subito questo distacco,

Se il sultano avesse sentito questo dolore:

Avrebbero pianto notte e giorno.

Dal cielo alle stelle, col sole, con la luna

Avrebbero pianto notte e giorno.

İl sultano avrebbe guardato la sua fama:

La corona, il trono, lo scettro, la cintura    

Avrebbero pianto notte e giorno.

 

Se il roseto avesse sentito che sarebbe giunto l’autunno,

Se l’uccello avesse saputo che l’avrebbero cacciato,

Se la notte nuziale avesse visto questa nostalgia:

İl roseto avrebbe pianto sia per la rosa che per il ramo,

L’uccello da preda rinunciato a volare e avrebbe pianto,

La notte nuziale, per il baciarsi e l’abbracciarsi, avrebbe pianto.

 

Se il figlio di Zal avesse visto quest’ingiustizia,

Se la morte avesse compreso questo suo sbaglio,

Se il boia avesse avuto un cuore:

Il figlio di Zal, per la guerra, per il coraggio, avrebbe pianto

La morte avrebbe guardato e, per se stessa, pianto,

İl boia, sebbene col cuore di pietra, avrebbe pianto.

 

Se la tortora avesse sentito ciò che le sarebbe accaduto,

Se la bara avesse conosciuto chi le sarebbe entrato,

Se gli animali avessero avuto un po’ d’intelligenza:

La tortora sarebbe volata via dal cipresso e avrebbe pianto,

La bara, trasportata sulle spalle, avrebbe pianto,

I buoi, i puledri, i gatti avrebbero pianto.

 

La mia anima ha visto l’amarezza della morte,

Ecco, così s’è messa a piangere.

Quel che è stato è stato, il mio amico se n’è andato.

Se questo mondo fosse capovolto avrebbe ragion di piangere la mia anima:

Per lei già mi ritrovo sotto terra.  

Mevlana Celaleddin Rumi

traduzione italiana di Laura Rotta - italyancaya çeviren Laura Rotta

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